UNA GIORNATA NO

ORE 7:00
Svegliata da Marlon che saltella per tutta la camera.
Ora mi alzo e lo porto fuori.
Oh no! Diluvia...

ORE 8:00
L’uscita con Marion si è rivelata una tragedia.
Quello non è un cane, ma un terrorista!
Al parco ho deciso di lasciarlo libero per fargli fare una corsetta. Appena ho sganciato il moschettone del guinzaglio, quello scellerato è partito come un razzo sotto la pioggia torrenziale e, in quindici secondi, si era volatilizzato. Puff, scomparso!
Ho iniziato a correre, ma, con gli stivali di gomma, non è di certo un’operazione semplice. Il fango mi schizzava dappertutto e di Marlon nemmeno l’ombra.
L’ho ritrovato dopo venticinque minuti mentre cercava di saltare addosso ad una povera Yorkshire terrorizzata.
La padrona della sciagurata strillava come una pazza tentando invano di scacciare Marlon con l’ombrello: “Lurido cagnaccio, lascia stare la mia Tippy, se trovo il pazzo che ti ha lasciato libero, lo denuncio!!”
Quando sono riuscita ad acchiapparlo, la signora mi ha gridato tutti i peggiori insulti. Marlon aveva fatto a brandelli il cappottino di Burberry della piccola Tippy.

Sono rientrata a casa inzuppata d’acqua e melma.
Ora ho una ciocca di capelli appiccicata ad una guancia e non ho nemmeno il tempo per lavarli!
Sono uno straccio.

ORE 10:00
UFFICIO

Ho un aspetto orribile e i capelli sembrano alghe verdastre. Anche la consistenza è quella delle alghe.

Ora che ci penso, la notte scorsa ho fatto un sogno davvero assurdo. La Matrigna mi inseguiva perchè voleva obbligarmi a mangiare il suo fottutissimo arrosto e, mentre correvo per seminarla, sono inciampata in qualcosa di morbido e sono caduta.


Mi sono rialzata ed ero su una spiaggia caraibica meravigliosa, con la sabbia finissima e il mare turchese. Ho abbassato gli occhi e ai miei piedi c’era una donna statuaria, una specie di pantera sdraiata al sole, fasciata in un bikini giallo limone ridotto all'osso che cercava senza speranze di coprire un seno a dir poco enorme.

A quel punto è comparso l'Innominato. Camicia di lino mezza aperta e Panama in testa, mi ha sorriso: "Olly, ti presento Jessica, la mia futura moglie."
Quando Jessica si è alzata mi sono accorta che era altissima, almeno due metri, e che il suo seno arrivava esattamente alla mia fronte. Ho cercato di distogliere lo sguardo ma lei mi si è avvicinata, si è chinata leggermente, come quando si accarezza un cagnolino, e ha detto: "Piacere, sei tu l'amica zitella di cui mi ha parlato il mio fidanzato?"


Cercavo di rispondere, ma non riuscivo a pronunciare nemmeno una sillaba.
Ed ecco in lontananza la Matrigna che arrancava sulla sabbia in tacco 12 gridandomi di assaggiare il suo arrosto. Mi sono rimessa a correre fino a quando Marlon mi ha svegliata.

E poi è successo il fattaccio del parco.

È proprio vero che il buongiorno si vede dal mattino...

E non è nemmeno mezzogiorno!





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