LE DOMENICHE, QUELLE BELLE

DIARIO DELLA MIA DOMENICA

È primavera. Che meraviglia. 
Le giornate tiepide, gli alberi in fiore, il sole che entra dalla finestra della mia camera... E io non ho nessuna voglia di alzarmi.
Insomma, che giornata si prospetta? Giretto in tuta al parco con Marlon, colazione da Barney e poi, il pezzo forte: trasformarmi nella perfetta massaia e ripulire casa da cima a fondo. Wow!
No, credo che oggi resterò a letto tutto il giorno. Così, per protesta.


Da lunedì a venerdì il lavoro e la routine fanno in modo che una single si senta comunque molto impegnata, ma il weekend è la vera bestia nera. Il momento che tutte le trentenni accoppiate aspettano con impazienza per tutta la settimana fantasticando su gite al lago con il loro amato indossando vestitini stampa vichy a quadretti bianchi e rossi, è in realtà ciò che le zitelle vorrebbero evitare come la peste bubbonica. 
Insomma, non fraintendetemi, mi piace avere del tempo libero e approfittarne per leggere, riposare e fare ciò che più mi piace. Però, c'è un però.
E come ogni domenica che si rispetti, nonna Bonnie mi chiama e mi tortura con frasi tipo: "Però sarebbe carino poter trascorrere il weekend con qualcuno di speciale, uscire insieme, magari una cenetta..."


E io a quel punto inizio a pensare se appendermi all'asta della doccia con il collant, o se attaccarmi direttamente al tubo del gas in cucina.
E non c'è niente da fare, credetemi. Non importa se hai un sacco di interessi e se sei iscritta al programma completo della palestra più chic della città. Il fatto è che, quando hai finito il corso di Step, GAG, Body Tone, Zumba, Pilates, danza del ventre e Kick-Fit,  torni a casa e non c'è nessuno che ti aspetti per portarti a cena o al cinema.
Quelle che dicono che a loro non importa e che trascorrono dei fighissimi weekend da single, raccontano un sacco di balle.



ORE 11:34
ANCORA A LETTO.
Stavo riflettendo su un fatto davvero curioso.
Ho delle amiche che non sono state sole per più di un mese in tutta la vita. Hanno iniziato ad avere un accompagnatore al liceo e, anche se col tempo la storia finiva, dopo pochi giorni si rituffavano in un nuovo fidanzamento. E sono andate avanti così sempre, fino al matrimonio.
Se facciamo un calcolo delle ore trascorse tra le braccia di un uomo, non c'è gara. Io sono stata da sola per lunghissimi periodi e non potrei recuperare il tempo vissuto in solitudine nemmeno se avessi un fidanzato o un marito da qui all'eternità. 
Insomma, non c'è alcuna giustizia in tutto questo.
Penso che ci dovrebbe essere una regola. Ad esempio, il 70% dell'esistenza andrebbe condiviso con l'altra metà. Hai solo 40 anni ma hai già trascorso il tuo 50% in coppia ? Bene, vorrà dire che ti resta un 20%, poi te ne stai solo.
Così tutti riceverebbero la stessa dose di abbracci nel corso della vita e tutti proverebbero l'ebbrezza di un weekend in completa solitudine.

Una volta ho letto un articolo che parlava di una ricerca fatta da alcuni scienziati sulla percezione del freddo. Pare proprio che le persone più freddolose siano in realtà quelle che non si sentono abbastanza amate.


Ecco perchè indosso i calzettoni di lana sotto il piumone.

Buona settimana!
Olly

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