MA LA DONNA PERFETTA ESISTE DAVVERO?

ORE 9:45
Sono quasi felice di essere rientrata in ufficio dopo il weekend. Mia sorella è stata impegnata a pianificare la riconquista di suo marito facendo prove di outfit davanti allo specchio e acconciandosi i capelli in mille modi diversi. Alla fine ha deciso di lasciarli sciolti.
Però non piange più, grazie al cielo, io e Marlon ne siamo molto lieti. 
Con mia grande gioia ieri mi è toccato il pranzo a casa di Frank e Matrigna, un anticipo di Pasqua, così hanno detto.


Per fortuna nonna Bonnie era con me. Era strepitosa nel suo abito di chiffon color pesca intonato alla pochette e alle scarpe, ovviamente Louboutin.

La tavola era un inno alla primavera, con fiocchi colorati, fiori freschi ovunque e piccole uova di Pasqua decorate che fungevano da segnaposto. L'effetto era talmente perfetto da risultare stucchevole.
Gertrude indossava un vestito di seta anch'esso a fiori, anzi, credo che avesse scelto quella fantasia per fare pendant con la tavola, cosa riuscita perfettamente, infatti sembravano un tutt'uno.
Svolazzava a destra e sinistra portando enormi vassoi pieni di ogni prelibatezza e cinguettando con mio padre che si beava soddisfatto dall'altissimo livello di perfezione della sua moglie numero tre e ogni tanto le metteva una mano sul sedere con nonchalance.


"Allora Olly, quando ci inviterai a casa tua per un pranzetto? Siamo curiosi di testare le tue doti di cuoca"
"Beh, non credo di poter fare un lavoro simile, Gertrude, rimarreste delusi. Tu sei irraggiungibile."
"Oh, dai non esagerare, sono solo due cosucce  per il pranzo domenicale, siamo una famiglia!"
Ma quale famiglia? Mi staccherei un braccio piuttosto di appartenere alla stessa stirpe di questo mostro.
La parte più divertente del pranzo è arrivata nel momento in cui, guardando alcune vecchie foto sulla mensola vicino al tavolo, ho osato ricordare le frittelle dolci che nonna Bonnie mi preparava quando ero piccola, il pomeriggio dopo la scuola. Ho scatenato l'inferno.
"Nonna, mi cucineresti le tue frittelle una volta? È un sacco di tempo che non le mangiamo"
Bonnie stava per rispondermi quando la Matrigna si è intromessa.
"Beh, io ho assaggiato le frittelle di Bonnie e devo dire, senza offesa, che le trovo un pochino pesanti. Per forza, le frigge nello strutto! Io invece uso solo l'olio di vinaccioli, molto più sano e leggero. Dovresti assaggiare le mie, Olivia. Anzi, dopo ne preparerò un po' da portarti a casa. Sentirai che buone!"


"Oh, grazie, Gertrude, ma non è necessario. Oggi hai già cucinato così tanto"
A quel punto mia nonna, che ha sempre sopportato di buon grado la Matrigna, solo per amore di suo figlio, inaspettatamente le ha risposto a tono.
"Scusa, Gertrude, cara, cosa intendi con 'troppo pesanti'?"
"Esattamente quello che ho detto. Un tempo si cucinava con quello che si aveva in casa, si usavano più intingoli e infatti tutti avevano il colesterolo alle stelle. Ora è di moda la cucina biodinamica! So solo io quanto fossero sballati gli esami di Frank quando ci siamo conosciuti. E guardatelo ora, è perfetto! Bastava solo rimetterlo sulla strada giusta"
Io e mia nonna ci siamo lanciate uno sguardo d'intesa e ho capito che stava per esplodere una bomba.
"Beh, ti devo fare i miei complimenti, Gertrude. Anzi, devo ringraziarti per aver salvato mio figlio da una lenta agonia per colpa del colesterolo troppo alto. Ma come avrà fatto a sopravvivere così tanti anni senza di te?"
"Me lo chiedo anch'io ogni tanto. Ma ora non dovrà più preoccuparsi di questo. Veglierò su di lui per sempre"
"Sembra quasi una minaccia..."
Il risolino della Matrigna faceva intendere che non avesse colto il tono sarcastico di Bonnie. 
Mio padre invece, conoscendo a fondo sua madre, era improvvisamente impallidito e il sorrisino ebete che aveva sulle labbra dall'inizio del pranzo era completamente svanito.
"Caspita, Gertrude, che fortuna ha avuto Frank incontrandoti. Ora le sue arterie saranno linde e pulite come questa tovaglia. Ma lascia che ti dica una cosa. Chi vuole apparire senza macchia solitamente ha molto da nascondere. Mi chiedo se tu abbia mai raccontato a mio figlio la storia dello strip club...
Comunque, rilassati, la perfezione alla lunga rompe le palle a tutti!
"Ah, dimenticavo, lo spezzatino di tofu faceva veramente schifo. Andiamo Olly, portami a casa, ti preparo le frittelle"


Strip club? Ma di che parlava Bonnie?
Ci siamo alzate da tavola mentre la Matrigna aizzava mio padre con la sua vocetta stridula gridandogli quanto fosse profondamente offesa a causa del nostro comportamento e che non avrebbe mai più cucinato per noi.
"E meno male! E se fossi in te rivedrei anche il tuo look, mi sembri Alice nel Paese delle Meraviglie. Trent'anni in ritardo però. Buona domenica!"
Ho dato un bacio sulla guancia a mio padre che guardava la scena senza riuscire a proferire parola.
E così, io e nonna abbiamo fatto la nostra uscita trionfale e siamo andate a mangiarci le sue fantastiche frittelle accompagnate da un paio di bottiglie di vino.
Alla fine della giornata ero sbronza e felice. E sapevo qualcosa di molto interessante sulla moglie di mio padre...

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